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Il segmento testuale La regione è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 88Entità Multimediali , di cui in selezione 9 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 585

Brano: [...]gior parte della popolazione è costituita da somali, cui si aggiungono minoranze arabe e bantu. Circa il 60% della popolazione (specialmente quella abitante nella Migiurtinia e nell'ex Somalia britannica) fino ad anni recenti era nomade e compiva lunghi spostamenti con armenti di capre, pecore e bovini. Molti nomadi però in questi ultimi tempi sono diventati sedentari e praticano sia l'agricoltura tradizionale africana che quella di piantagione. La regione più popolata è il Benadir dove, grazie alla abbondante disponibilità idrica, sono localizzati i centri di maggiore importanza e dove l'attività economica è fiorente.

Sulla base di recenti ricerche geologiche si è stabilito che il sottosuolo somalo ha modesti giacimenti di manganese, uranio, rame, zinco e stagno, mentre per il petrolio le ricerche hanno dato per ora esito negativo. Sono stati recentemente scoperti giacimenti di minerali di uranio. Attive sono le saline di Gesira, presso Mogadiscio, dalle quali vengono ricavate annualmente circa 2.000 tonnellate di sale. L'industria trova di[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 104

Brano: [...]di sabotaggio ebbe uno sviluppo imponente e mise in serie difficoltà la produzione industriale della pianura. Azioni rapide e decise, come l’occupazione di Verrès effettuata I ’1.5.1944 dai gruppi « Marius » e « Riccardino », suscitarono l’entusiasmo delle popolazioni. La valle di Champorcher fu liberata, dalle formazioni « G.L. » di Pietro Ferreira (Pedro) e dalle forze del gruppo « Mont Zerbion », in uno degli episodi salienti di quel periodo. La regione venne quindi divisa in due settori operativi: quello della bassa valle, con sede del Co

mando a Champorcher; e quello dell’alta e media valle, con sede del Comando a Fénis, sotto la guida del capitano Cesare 01 ietti (Mésa rd).

Tra la fine di aprile e il giugno 1944, tedeschi e fascisti, impensieriti per rincalzare delle forze partigiane e per l’atteggiamento ad esse pienamente favorevole dei civili, misero in moto la macchina delle rappresaglie, incendiando Verana, distruggendo baite e alpeggi, uccidendo i resistenti che cadevano nelle loro mani (Donzel a Charvensod, Pellissier e Vazie[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 123

Brano: [...], Battaglia delle

Estrema, disperata offensiva lanciata il 16.12.1944 dai nazisti contro le forze degli Alleati sul fronte occidentale, nel vano tentativo di arrestarne l’avanzata e impedire l’invasione della Germania. L'Ardenne è una vasta regione collinosa e ricca di boschi, che si stende per la maggior parte nel Belgio, parte in Francia e nel Lussemburgo; in territorio francese, vi corrisponde il dipartimento detto, appunto, delle Ardenne. La regione era stata altre volte teatro di combattimenti, nelle guerre tra Francia e Germania: nell’agosto 1914 i tedeschi vi ebbero ragione dei francesi, spingendoli oltre la Mosa; nel maggio 1940 furono i carri armati nazisti a sfondarvi il fronte, dilagando in Francia.

Alla metà del dicembre 1944 l’offensiva generale angloamericana verso il Reno (vale a dire verso il cuore stesso della Germania) subiva, per varie cause, una battuta di arresto: difficili condizioni metereologiche, dovute a un inverno particolarmente inclemente, rendevano inaccessibili intere zone, e fitte nebbie impedivano le opera[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 357

Brano: Brescia

La regione prealpina gravitante sul Passo dei Brennero

no. Sin dall’inizio della Guerra di liberazione operarono, in queste zone, le formazioni partigiane che in seguito avrebbero dato vita al Gruppo Divisioni d’assalto Garibaldi « A. Garemi ».

Un primo gruppo partigiano si formò a ConcoFontanelle, sulle pendici dell’altopiano di Asiago, ma in conseguenza di infiltrazioni nemiche e dopo l’assassinio di 4 tra i suoi migliori componenti, tra cui il capitano Crestani e Puntarolo (ambedue già garibaldini in Spagna), la piccola banda si sciolse. Da questa prima esperienza gli organizzatori locali furon[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 462

Brano: [...] Francesco

N. a Cuasso al Monte (Varese) il 9.10.1894; edile. Comunista e attivo antifascista, nel 1932 fu arrestato alla frontiera mentre stava entrando in Italia con valige a doppio fondo contenenti stampa comunista. Deferito al Tribunale speciale, fu condannato a 5 anni e 8 mesi di reclusione. Dopo J’8 settembre 1943 prese parte alla Guerra di liberazione nazionale, combattendo nella 121a Brigata partigiana.

Carnia, Zona libera della

La regione montuosa comprendente l'alto bacino del Tagliamento (Friuli), nell'udinese, durante la Guerra di liberazione fu teatro di un’intensa attività partigiana e, in certi periodi, divenne « zona libera » (v.). La « zona libera » della Carnia comprese l’intera regione carnica (escluso Tolmezzo) e le tre valli dell’Arzino, della Meduna e del Cellina con 40 comuni, tra cui Ampezzo, Arta, Cavazzo Carnico, Claut, Clauzetto, Comeglians, Erto e Casso, Forgaria nel Friuli, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Meduno, Ovaro, Pin

462



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 380

Brano: [...]uglio il fascismo si sciolse come neve al sole, senza la minima resistenza e senza che si verificasse tra i fascisti un solo caso di coerenza morale. Scomparse sotto i bombardamenti le ultime vestigia di autorità pubblica, i lavoratori cercarono di armarsi con le poche armi reperibili nelle caserme abbandonate e nelle campagne.

Guerra di liberazione

Nei giorni che seguirono il 25 luglio i partiti fecero uno sforzo serio per riorganizzarsi. La regione fu attraversata rapidamente dalla guerra: 1*8 settembre gli angloamericani sbarcarono a Taranto e alla fine del mese i tedeschi si erano già ritirati più a nord della Puglia, nel Molise. D’altra parte i tedeschi non avevano qui grandi forze, salvo in qualche centro di importanza militare. Le truppe naziste si ritirarono opponendo una resistenza elastica ritardatrjce e cercando di distruggere qualsiasi cosa che potesse servire allo sforzo bellico avversario; nello stesso tempó, via via che abbandonavano città e villaggi, cercavano di razziare tutti i prodotti commestibili e gli oggetti di valo[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 482

Brano: [...]uzioni italiane di opere di G. L.: Poesie, a cura di C. Bo, Modena, 1940; Canti gitani e prime poesie, a cura di O. Macrì, Parma, 1949 (nelle edizioni successive: Canti gitani e andalusi); Teatro, a cura di V. Bodini, Torino, 1952 e Milano, 1959.

/?. Bo.

Gard

Dipartimento della Francia meridionale (Linguadoca), tra le Cevenne, il Rodano e il Mediterraneo; prende il nome da un affluente del Rodano e ha come capoluogo Nimes (105.000 ab.). La regione è ricca di miniere e acciaierie ove lavorano forti nuclei di italiani, molti dei quali combatterono nelle file della Resistenza francese durante la seconda guerra mondiale.

Durante la Guerra di liberazione caddero nel Gard: Filippo e Giovanni Alcaini, fucilati dai tedeschi a SaintJuliendePeyrolas nel marzo 1944; Ugo Carmignani, ucciso in combattimento nei pressi di SaintMartindeValgalgues.

Vincenzo Faita, attivo nelle file dei Francstireurs et partisans, combattè in numerose azioni, tra cui l’attacco a una casa di tolleranza per ufficiali tedeschi nel corso del quale vi furono 43 morti [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 325

Brano: [...]isi per due giorni — dovettero desistere dall’attacco. Come Cannobio, anche Gravellona rimase così in mano fascista.

La « zona libera »

Il territorio liberato comprendeva l’intera vallata dell'Ossola e le alture circostanti, un triangolo la cui base a meridione può essere valutata in oltre 50 chilometri (in linea d’aria) e l’altezza in 60 chilometri, Con l’appendice della valle Cannobina gravitante sul lago Maggiore. I centri principali della regione in mano partigiana, oltre a Domodossola, erano Villadossola, Ornavasso e Mergozzo. In mano nemica restava tutto il lato inferiore del triangolo, cioè la fascia rivierasca del lago Maggiore, dal valico di confine italosvizzero di Piaggio Valmara fino a VerbaniaFondotoce e al nodo stradale di Gravellona Toce, il cui presidio si rafforzò grazie all’esodo dei reparti già di stanza nelI’Ossola (nella sola Domodossola i nazifascisti tenevano una forza di circa 600 uomini). In complesso la zona liberata aveva una superficie di circa 1.600 kmq e una popolazione di 80.000 abitanti, ivi comprese alcune[...]

[...]niaFondotoce e al nodo stradale di Gravellona Toce, il cui presidio si rafforzò grazie all’esodo dei reparti già di stanza nelI’Ossola (nella sola Domodossola i nazifascisti tenevano una forza di circa 600 uomini). In complesso la zona liberata aveva una superficie di circa 1.600 kmq e una popolazione di 80.000 abitanti, ivi comprese alcune centinaia di persone sfollate dai centri delle vicine province lombarde soggette ai bombardamenti alleati. La regione ossolana, percorsa dall’importante ferrovia internazionale del Sempione collegante, dal 1906, Domodossola con Briga, era discretamente industrializzata. In più, le ricche risorse idriche della valle principale, lungo il Toce, e delle vallate laterali, avevano favorito nella zona il sorgere di numerose centrali di produzione idroelettrica. La liberazione dell’Ossola costituiva in pratica il coronamento di un progetto abbozzato e discusso nei mesi precedenti tra il capo della Missione inglese a Lugano John McCaffery (v.), ed esponenti del C.L.N.A.I., progetto che prevedeva

lo sgombero delle [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 546

Brano: Petain, Henri Philippe

La regione di Verdun diventerà il terreno di un duello terribile tra i due principali avversari del mondo occidentale ».

Messo dal generale Joffre alla testa del gruppo di armate del Centro, il 16.5.1917 rimpiazzò il generale Nivelle come comandante in capo delle armate del Nord e del Nordest per far fronte a una situazione catastrofica. Prese poi parte nel 1918 alla difesa e alla controffensiva che, sotto la direzione di Foch, avrebbe portato la Francia alla vittoria finale dell'11 novembre. Quel successo fu reso possibile anche dalla ferrea disciplina con cui Pétain (succeduto infine a Foch quale c[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La regione, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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